Presentato a Milano, alla Feltrinelli di Piazza Piemonte, “Il paese dei coppoloni” (Feltrinelli), candidato al Premio Strega 2015.
Con Vinicio Capossela, anche Eva Cantarella e Gad Lerner per parlare di viaggi e di ritorni.
Il romanzo rappresenta un mondo perduto, quello contadino delle storie e dei racconti orali, quello lunare delle credenze tradizionali. Ambientato in un paese dai nomi strani, in cui l’orologio si è fermato “alle otto meno venti. L’ora in cui finì un mondo… quello della civiltà contadina”.
I personaggi dell’allegorica vicenda hanno “stortinomi” e strani destini, come Testadiuccello, o Scatozza ‘domatore di camion’, o Mandarino ‘pascitore di uomini’, Totara, Cazzariegghio, Pacchi Pacchi, Camoia, e così via.
La storia è quella di un viandante – narratore che deve confrontarsi, insieme al lettore, con un patrimonio di saggezza che sembra aver abbandonato tutti coloro che si muovono lungo sentieri e strade, alla ricerca delle proprie origini. Il passato torna.