Marco Travaglio: Non abbiamo padroni, né condizionamenti pubblicitari

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Marco Travaglio, terrore della destra berlusconiana da cui è abitualmente querelato, ha incontrato il pubblico milanese, nella nuova Feltrinelli Express della Stazione Centrale. È stato presentato il suo ultimo libro, edito da Garzanti, Colti sul fatto. Nani e pagliacci, muffe e lombrichi di fine regime sul Fatto quotidiano.

Una raccolta di articoli – documentati atti d’accusa – conditi con la nota dose di satira che contraddistingue il giornalista. Al centro dell’incontro, fatti e misfatti della politica italiana, con numerosi interventi del pubblico che in alcuni casi sono sfociati in vere e proprie polemiche. Nodi del dibattito: le leggi ad personam, la privatizzazione della politica e della democrazia, la condotta dei media nell’affrontare alcuni fatti di cronaca. Il “Fatto quotidiano”, di cui è Travaglio è vicedirettore, si è affermato come la grande novità dell’informazione in Italia, diventando una lezione di giornalismo, oltre che un punto di riferimento per chi rifiuta i conformismi di destra e di sinistra. In poco più di un anno (il primo numero è uscito il 23 settembre 2009) tanti gli scoop che hanno da subito dimostrato come il giornale sia libero e indipendente da ogni potere. “Abbiamo parlato di molti fatti dei quali altri giornali non possono parlare – afferma Travaglio – perché dipendono dalla pubblicità, dagli editori, dalla politica, dai finanziamenti pubblici che invece noi rifiutiamo. Noi non abbiamo editori, padroni, condizionamenti pubblicitari“. Un successo confermato anche dalle vendite. “Noi speravamo di vendere ventimila copie – puntualizza il giornalista – ne vendiamo cinque volte tanto. Visto che siamo quattro gatti, siamo molto contenti, è un giornale che ha un profitto, che non perde lettori, anzi ne conquista”.

Elisa Giacalone

(video intervista realizzata nel dicembre 2010 per Viva la radio network)